Geopolitica per la Difesa e la Sicurezza

OCCHIO ALLE MOSSE CINESI

Un evento cruciale per capire le prospettive politiche di Pechino inizierà martedì prossimo nella Grande Sala del Popolo vicino a Piazza Tienanmen.

Nelle “Due Sessioni” si mobilitano i gruppi sociali per “consigliare” il Partito-Stato (CPPCC) e soprattutto prende avvio il Congresso Nazionale del Popolo (NPC): l’organo legislativo unicamerale della Cina e, teoricamente, l’organo supremo del potere statale.

Il Premier Li Qiang consegnerà il suo primo rapporto sul lavoro del governo (GWR), dando indicazioni molto attese sulle riforme economiche che potranno essere approvate dal prossimo Plenum del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese (PCC), presieduto da Xi Jinping.

Sostenere la legittimità ed il consenso del partito-stato, mentre lotta con una crescente pressione economica e sociale, è un tema di sicurezza nazionale.

Il PCC ha infatti bisogno di guadagnare tempo per trasformare il vecchio modello di crescita guidato da un debito rischioso, radicato nel mercato immobiliare e divenuto insostenibile.

La GWR passa in rassegna il lavoro dell’anno passato, delinea i requisiti generali e l’orientamento politico dello sviluppo per l’anno successivo ed elenca i compiti specifici che il governo intende perseguire.

L’economia è il punto centrale della GWR ed è probabile uno spostamento tattico verso la crescita quest’anno, senza però stravolgere la strategia di Xi di “sviluppo di alta qualità” che è “la dura verità della nuova era”.

Concretamente il differenziale dei tassi d’interesse tra Stati Uniti e Cina e i timori di fuga dei capitali rendono preferibile un moderato stimolo fiscale ad un ulteriore allentamento monetario, nonostante il recente taglio dei tassi ipotecari.

Pechino sembra ora privilegiare le riforme pianificate e incrementali rispetto al tipo di shock politico negativo che ha fatto deragliare i mercati nel 2021: l’obiettivo, estremamente sfidante vista la deriva iper-dirigista degli ultimi anni, è “creare un ambiente politico stabile, trasparente e prevedibile”.

Elemento fondamentale anche per gli investimenti diretti esteri FDI.

TRATTO DA OUTLOOK GEOPOLITICO 2024 www.alessandropozzi.it

La crescita della produttività cinese e la produttività relativa, rispetto agli Stati Uniti, sono diminuite notevolmente negli ultimi anni, a causa dell’avanzamento dello Stato e dell’arretramento del settore privato.

Servono oggi messaggi positivi alle imprese private e alla comunità imprenditoriale, per cercare di guidare una ripresa sempre più urgente dei consumi, degli investimenti e del mercato azionario.

Indice CSI300: performance dei 300 principali titoli negoziati alla Borsa di Shanghai e alla Borsa di Shenzhen

A tal fine è necessario attenuare gli impatti dei quattro problemi strutturali dell’economia Cinese (4D): la Demografia negativa, il calo della Domanda interna, le restrizioni occidentali al commercio e agli investimenti per De-risking e le crescenti difficoltà a sostenere l’espansione degli investimenti pubblici e quelli delle imprese statali (SOE), dato il già elevato livello di Debito complessivo della Cina.

Tratto da Outlook Geopolitico 2024 www.alessandropozzi.it

Vediamo quindi cosa aspettarci e quali sono i principali punti di attenzione rispetto alla politica economica ed alla politica estera.

POLITICA ECONOMICA

Pechino potrebbe utilizzare le Due Sessioni per annunciare misure tattiche volte ad aumentare la fiducia a breve termine nell’economia cinese, senza però modificare la strategia di fondo di Xi, che prevede uno sviluppo guidato dallo Stato e caratterizzato da forti investimenti.

Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese sembra ritenere che i problemi attuali siano il dolore a breve termine necessario per il guadagno a lungo termine di un’economia più autosufficiente, quindi le novità riguarderanno principalmente la messa a punto dei meccanismi di politica economica esistenti.

Non è ancora in programma un ribilanciamento significativo verso i consumi ed una ripresa economica sostenuta, poiché Xi Jinping si oppone allo stimolo diretto dei consumi per ragioni ideologiche, preferendo riforme strutturali profondamente redistributive.

Crescita Economica e Sicurezza Nazionale sono la confusa doppia priorità del terzo mandato di Xi ed è improbabile che Li Qiang annunci un cambio di orientamento.

E’ stata appena rivista ad esempio la legge sulla tutela dei segreti di Stato per rafforzare ulteriormente lo Stato di sicurezza, introducendo i “segreti di lavoro” come nuova categoria di informazioni riservate che potrebbero impattare sulle imprese che trattano con la Cina.

La minaccia riguarda genericamente tutte quelle informazioni che, pur non facendo parte dei segreti ufficiali di stato, potrebbero creare “alcuni effetti avversi” se fatte filtrare.

L’eventuale indicazione di un obiettivo di crescita fornirà un segnale importante ai funzionari cinesi su quanta priorità dare rispetto ad altri obiettivi politici: l’anno scorso, l’obiettivo era “circa il 5%”, considerato relativamente modesto, dato che le chiusure del COVID-19 avevano molto ridotto la crescita nel 2022.

Per il 2024, considerando la tiepida ripresa cinese post-COVID, la crisi del settore immobiliare, la persistente deflazione e la bassa fiducia di imprese e consumatori, un obiettivo intorno al 4,5% suggerirebbe maggiore attenzione per i programmi di regolamentazione, mentre un obiettivo al 5,5%, rafforzerebbe le aspettative di stimolo.

Cina – Tasso di Crescita annuale del PIL (l’affidabilità dei dati ufficiali è oggetto di discussione tra gli analisti)

Le possibilità di uno stimolo fiscale “stile bazooka” sono basse e il rapporto deficit/PIL per il 2024 dovrebbe essere inferiore al 3,8% dell’anno scorso.

La flessione strutturale del settore immobiliare, continuerà a mettere in difficoltà il mercato, la precaria salute finanziaria delle amministrazioni locali e le imprese statali chiamate a portare a termine i progetti di edilizia popolare e assorbire i debiti degli sviluppatori immobiliari in difficoltà.

La GWR contiene una sezione sul benessere sociale, che sta diventando sempre più importante per la legittimità politica, dato che la crescita rallenta e il potenziale di instabilità sociale aumenta: ragionevole quindi aspettarsi politiche per ridurre la disoccupazione urbana ed in particolare quella giovanile e ammortizzatori sociali per i lavoratori migranti.

LIVELLO UFFICIALE DELLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE E I 6 MESI DI “BUIO INFORMATIVO”

POLITICA ESTERA

Dalle dichiarazioni della leadership cinese si percepisce una crescente sensazione di poter trarre vantaggio dalle crescenti divisioni occidentali sulla guerra Russia-Ucraina e sul conflitto Israele-Gaza.

OUTLOOK GEOPOLITICO 2024 www.alessandropozzi.it

La possibilità di un’altra presidenza Trump, nonostante il probabile inasprimento delle tensioni commerciali, è vista come un’opportunità strategica.

Una rinnovata introversione della potenza americana (America First) e la riaffermazione di un approccio transattivo (guerre commerciali e pressioni per aumentare la condivisione delle spesa per la Difesa) allontanerebbero gli alleati occidentali e darebbero ulteriori incentivi alle potenze emergenti per bilanciare la loro postura tra Stati Uniti e Cina.

L’idea di fondo è la Cina abbia molto da guadagnare attraverso una strategia meno assertiva, finché gli USA restano coinvolti in più conflitti simultanei, divisivi e lesivi dell’influenza regionale americana in Europa e Medioriente.

Assistiamo ad un parziale e temporaneo ritorno tattico al più lungimirante “Hide your strength, bide your time” di Deng Xiaoping, rispetto all’approccio da Wolf Warriors che ha caratterizzato il secondo mandato di Xi Jinping.

È improbabile che Li Qiang annunci cambiamenti importanti nella politica estera cinese, decisa principalmente dalle istituzioni del Partito, dominate da Xi Jinping.

Il 7 marzo, il ministro degli Esteri – chiunque sia in quel momento – dovrebbe tenere una conferenza stampa annuale sulle priorità della politica estera cinese per il 2024.

Probabilmente quest’anno verrà data priorità alla stabilità nei rapporti con gli USA, per migliorare la percezione dei mercati ed in vista delle elezioni americane.

Dopo la fragile intesa raggiunta da Biden e Xi al vertice di Woodside, lo scorso novembre, qualsiasi commento sui “guardrail” (gruppi di lavoro bilaterali e meccanismi di controllo delle crisi), darà indicazioni preziose sulle loro prospettive di successo.

Le posizioni di Pechino su Taiwan e Hong Kong attirano una notevole attenzione, ma è improbabile che in questa fase tattica si verifichino cambiamenti politici significativi.

Per ulteriori analisi e continui aggiornamenti sui principali avvenimenti geopolitici, puoi visitare il mio sito www.alessandropozzi.it ed il canale YouTube https://www.youtube.com/@AlessandroPozziGeoDef

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Alessandro Pozzi

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