Geopolitica per la Difesa e la Sicurezza

COME EVITARE UN SALTO NEL BUIO

Una linea netta divide la luce sfavillante del Sud, dal buio che avvolge la notte ed il futuro della Corea del Nord.

Kim Jong Un sta aumentando le tensioni nella penisola coreana con test missilistici frequenti e minacce di guerra alla Corea del Sud, denunciato come uno Stato nemico.
Nonostante le preoccupazioni, Kim rimane un attore razionale che sembra seguire un processo decisionale basato sulle teorie “Neorealiste”, ben sapendo che nessun Paese può vincere una guerra nucleare.


Nel 2023, Pyongyang ha lanciato un numero record di missili, tra cui un intercontinentale a propulsione solida, trasportabile su strada e con capacità nucleare; ha dichiarato di stare sviluppando missili ipersonici ed ha testato un missile balistico a combustibile solido e raggio intermedio; ha anche effettuato attacchi informatici, con un valore record stimato da Cryptonews a $1 miliardo di criptovalute rubate nel 2023.

Sul fronte internazionale la Corea del Nord ha rivitalizzato le relazioni con Mosca fornendo missili balistici, droni e proiettili d’artiglieria ed in cambio sta ricevendo tecnologie militari avanzate: dopo due tentativi falliti, è infatti riuscita a lanciare in orbita un satellite militare a novembre 2023, probabilmente con l’aiuto degli esperti russi.

Secondo Foreign Affairs è probabile che la Corea del Nord si unisca agli sforzi di Cina e Russia per interferire nelle elezioni 2024 di Stati Uniti e Corea del Sud.

La guerra non è inevitabile, nonostante alcuni eclatanti incidenti di confine: ad esempio l’attacco nel 2010 ad una nave da guerra sudcoreana, la Cheonan, uccidendo 46 marinai e lo sparo di 200 proiettili d’artiglieria nelle acque sudcoreane vicino all’isola di Yeonpyeong il 6/1/2024.

L’espansione delle capacità del Nord di produrre armi di distruzione di massa, la crescente vicinanza a Mosca e la tolleranza di Pechino, interessata a tenere impegnato su quanti più fronti potenziali il rivale americano, complicano l’esercizio della deterrenza.

Biden ha cercato, finora senza successo, di riavviare il dialogo e stabilire canali di comunicazione con Pyongyang per ridurre il rischio di un conflitto accidentale. Nel frattempo, gli USA continuano a rafforzare le proprie capacità militari e le proprie alleanze, inviando nella regione sottomarini, bombardieri e altri mezzi militari a capacità nucleare, per dimostrare determinazione di difendere la Corea del Sud.

Il successo dell’amministrazione Biden nel promuovere una maggiore cooperazione tra Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone sarà fondamentale per questo sforzo. E’ probabile che Washington approfondisca ed espanda questa alleanza tripartita, estendendola alla condivisione di informazioni e alla difesa missilistica, premendo per un maggior numero di esercitazioni militari trilaterali e bilaterali finalizzate a scoraggiare azzardi della Corea del Nord e prepararsi a qualsiasi eventualità.

Se vuoi, parliamone al POLIMI e su www.alessandropozzi.it

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