Geopolitica per la Difesa e la Sicurezza

L’AZZARDO IRANIANO E IL NOSTRO SCENARIO

Mentre le forze israeliane avanzano a Gaza , la hashtag#guerra potrebbe intensificarsi al punto in cui l’ “asse della resistenza” dell’Iran, che include hashtag#hezbollah e altre milizie in Iraq, Libano, Yemen, Siria, potrebbero diventare diretti combattenti ed, al limite, coinvolgere gli Stati Uniti nel conflitto.

Una guerra regionale avrebbe conseguenze significative, tra cui un afflusso di rifugiati in Europa, un aumento dell’estremismo nella regione hashtag#mena e tra le nostre minoranze musulmane, sensibili impatti sul mercato internazionale del hashtag#petrolio ed il commercio marittimo, quindi sulla hashtag#economia globale.

Dal punto di vista iraniano, questa crisi presenta alcune opportunità: portare la guerra ibrida sul suolo israeliano; dimostrare che i costi di un’invasione via terra di hashtag#gaza sono proibitivi; rafforzare il legame con le milizie alleate; assumere un nuovo ruolo di leadership morale “antioccidentale”; ripristinare la propria credibilità nel mondo arabo sunnita; superare la soglia hashtag#nucleare .

La possibilità di un conflitto regionale: ci sono già stati scontri tra Hezbollah e IDF nel nord d’Israele e attacchi missilistici da parte di milizie sostenute dall’Iran nella penisola arabica. Se queste organizzazioni decidessero di lanciare attacchi simultanei contro Israele e le forze USA , ciò potrebbe facilmente sfociare in un conflitto più ampio.

Implicazioni nucleari: l’estensione regionale del conflitto potrebbe dare all’Iran una giustificazione per sviluppare armi nucleari per la propria difesa, dopo che nel 2018 è già uscito dall’accordo JCPOA in risposta al ritiro degli hashtag#usa . hashtag#israele , peraltro, potrebbe fare lo stesso calcolo strategico e ritenersi costretta ad un attacco preventivo.

Impatto sull’immagine internazionale: l’Iran si sta posizionando come paladino della causa palestinese, cercando di guadagnare prestigio nelle regioni del hashtag#globalsouth e di oscurare le sue criticità economiche e come stato repressivo.

Cambiamenti geopolitici: l’Iran sta sfruttando il conflitto per trasformare l’equilibrio di potere nella regione. Prima della guerra, Israele stava normalizzando i rapporti con paesi arabi come gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrain, cercando di isolare l’Iran; l’onda dell’indignazione pan-araba sta invece forzando un avvicinamento diplomatico tra Riyadh e Teheran, dopo la riapertura delle relazioni grazie all’interessata mediazione cinese.

Mentre il conflitto è centrato sulla questione palestinese, le tensioni crescenti tra Iran e Israele costituiscono una seria minaccia a lungo termine con ripercussioni globali.

Gli attori esterni e, più di tutti, la vicina hashtag#europa , dovrebbero cercare modi per ridurre le tensioni, promuovere la comunicazione tra le parti e la ricerca di una soluzione politica credibile agli occhi troppe volte delusi dei palestinesi, investendo sulla ricostruzione.

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Alessandro Pozzi

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