Geopolitica per la Difesa e la Sicurezza

PUNTI DI SVOLTA

LA CINA INIZIA A RIAPRIRISI
Xi è ritornato sulla scena internazionale al G20 dopo il consolidamento spettacolarizzato del suo potere interno.
L’incontro personale con Biden è stato preceduto dalla missione tedesca a Pechino e da dichiarazioni preoccupate sulle conseguenze della guerra.
Xi ha dichiarato di non voler sfidare gli hashtag#USA e ha ribadito la linea rossa dell’indipendenza di hashtag#Taiwan.
Ai segnali politici s’è aggiunto un rinnovato sostegno alla hashtag#crescita, funzionale alla hashtag#sicurezza interna e gradito alle economie occidentali: varato un piano per ridurre l’impatto del contenimento Covid e direttive radicali per sostenere il settore immobiliare.

RUSSIA SI ARROCCA IN ATTESA DI UN TEMPO MIGLIORE
hashtag#Putin necessita una via d’uscita non disonorevole agli occhi del suo popolo: il consolidamento delle posizioni tramite l’accorciamento delle catene logistiche ed il graduale arrivo dei riservisti, renderanno sempre più difficile l’offensiva ucraina, mentre proseguono i bombardamenti sulle infrastrutture militari, energetiche e idriche.
L’inverno sembra giocare a favore della Russia che non distoglie risorse da aree strategiche per la stabilità del fianco sud della hashtag#NATO, come Algeria, Cirenaica, Egitto ed il Sahel.
Il peso crescente delle hashtag#sanzioni però incombe ed in asia centrale il calo di fiducia nella potenza militare russa pesa sulla pragmatica coabitazione con una Cina sempre più influente.

USA SI AVVIANO A PRENDERE PROFITTO
La sorprendente tenuta elettorale dei Democratici, la deludente prestazione bellica russa, il disaccoppiamento europeo dalla dipendenza energetica russa, consentono di negoziare da una posizione di forza relativa, i termini di una nuova fase di “competizione gestita” con la Cina.
La priorità americana in Europa appare oggi congelare la guerra prima che la crisi energetica ed economica trasformi i distinguo tra alleati in fratture politiche, evitando l’allargamento del conflitto e l’eventuale collasso del regime russo.
Gli USA hanno rimodulato l’intensità quali-quantitativa delle forniture militari attese dagli Ucraini, suggerito pubblicamente di valutare posizioni negoziali “realistiche”, un approccio “aperto al dialogo” sulla demilitarizzazione delle aree confinanti la federazione russa e perfino sul ripristino del controllo sulla Crimea.

Il messaggio alla hashtag#Russia è di aver compreso le sue linee rosse, se ne riconosce il ruolo di super potenza hashtag#nucleare con l’invito ai colloqui sul trattato New START, pur mantenendo pressione sul campo militare e sanzionatorio.

Il messaggio alla Cina è altrettanto chiaro: mantenimento della pressione tecnologica ed in parte economica, rispetto dello status quo di Taiwan, ribilanciamento delle risorse militari dall’europa al pacifico e riarmo giapponese con funzione di deterrenza, spazi di collaborazione su tutte le aree di comune interesse.

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